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Ritratto canuto. GAIGHER, Orazio.

  • Ritratto canuto.
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300.00 €
GAIGHER, Orazio.
Ritratto canuto.
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  • CODICE PRODOTTO: 72546

  • Autore:
    GAIGHER, Orazio.
  • Titolo:
    Ritratto canuto.
  • Casa Editrice:
  • Anno:
    [1910]?
  • Stato di Conservazione:
    Buono, ordinari segni d'uso e del tempo.
  • Descrizione fisica:
    Pastello su carta di cm 32x43.
  • Note:
    Orazio Gaigher nasce a Barco di Levico (TN) nel 1870. Studia a Cortina d'Ampezzo, a Bressanone e a Innsbruck, seguendo il desiderio del padre medico che lo indirizza agli studi di medicina. Laureatosi, apre una clinica a Salisburgo. Coltiva la passione artistica con grande intensità, affascinato dal clima culturale della Secessione austriaca. Alla morte del padre, a 31 anni, decide di dedicarsi esclusivamente alla pittura. E' il 1901. Parte per Londra, dove rimane fino al 1904, per studiare ritratto con Hubert von Herkomer. I suoi riferimenti sono legati al Simbolismo e al movimento Arts and Crafts di William Morris, ma la sua tensione più intima è sollecitata dal fascino del naturalismo della pittura preraffaellita, come mostrano le opere intitolate Notturno, Autunno e i Nudi, realizzati intorno al 1908, lavori nei quali la ricerca formale è fortemente intrisa di significato allegorico. Successivamente si reca in Spagna per conoscere le opere degli artisti spagnoli di corte; diventa amico di Gioacchino Sorolla. E' affascinato dai ritratti di Velasquez. Nel 1906 è a Parigi, dove conosce Roberto Fleury e Eugenio Carrière. Incontra Romualdo Prati, giunto a Parigi nel 1905 per frequentare l'Accademia delle Belle Arti. Si specializza nel genere del ritratto e inizia a viaggiare per l'Europa e l'America eseguendo più di cinquecento commissioni. Nel 1914 realizza i ritratti di Pio X, Benedetto XV e Pio XI. L'anno seguente partecipa all'Esposizione Internazionale di San Francisco dove è premiato. A Trento ritrae l'Arcivescovo Celestino Endrici. Del 1924 è la pala di San Taddeo per la chiesa di Barco. L'anno seguente realizza per la chiesa di Pieve Tesino una Santa Maria Assunta e un San Sebastiano. Nel 1926 è a Buenos Aires, in Argentina. Nel 1928 esegue un San Bartolomeo per la chiesa di Torcegno, Nello stesso anno si reca in Patagonia dove si dedica al genere del paesaggio. Ritornato in Italia nel 1930, si stabilisce a Merano. Esegue per la chiesa rivana di Santa Maria Assunta una Santa Lucia. Di questi anni si ricordano Maternità, Signora con il gatto, Vendemmia in Trentino, opere nelle quali si incontrano lo spirito moderno e secessionista. E' nominato Presidente degli Artisti della Provincia di Bolzano. Muore a Merano il 17 maggio 1938. Firmato in basso a sinistra, si vende in cornice.



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