Informativa

In questo sito utilizziamo cookie o tecnologie simili per finalità tecniche e, con il tuo consenso, cookie di terze parti anche per altre finalità.
Cliccando su 'Accetta' acconsenti alla memorizzazione dei cookie sul tuo dispositivo.
Cliccando su 'Rifiuta' autorizzi esclusivamente i cookies con finalità tecniche, tuttavia in questo caso alcune funzionalità del sito potrebbero non essere disponibili.

Accetta
Rifiuta
Scopri di più e personalizza

Madame du Deffand e il suo mondo. CRAVERI, Benedetta.

  • Madame du Deffand e il suo mondo.
  • Madame du Deffand e il suo mondo.
13.50 €
CRAVERI, Benedetta.
Madame du Deffand e il suo mondo.
Spedizione
Disponibile
Ritiro in negozio
Disponibile
  • CODICE PRODOTTO: 110277

  • Autore:
    CRAVERI, Benedetta.
  • Titolo:
    Madame du Deffand e il suo mondo.
  • La collana dei casi; 11.
  • Casa Editrice:
    Adelphi, Milano.
  • Anno:
    1982.
  • Stato di Conservazione:
    Buono, ordinari segni d'uso e del tempo, più evidenti alla sovr.
  • Descrizione fisica:
    680 p., [10] c. di tav., 22 cm, tela editoriale, sovr.
  • Note:
    "Madame du Deffand visse da libertina gli anni mirabilmente sventati della Reggenza; animò le feste perenni del regno di Sceaux, dedito alla tirannia dello svago; esercitò la potenza di grande salonnière nella Parigi intorno alla metà del Settecento; sostenne in modo decisivo D'Alembert, fu amica di Voltaire, ma guardò con insofferenza agli illuministi come partito; si abbandonò, cieca e settantenne, alla più intensa passione della sua vita, quella per Horace Walpole, di molto più giovane di lei; rimase fino all'ultimo lo spirito lucidissimo che scriveva a Voltaire: <Non c'è parte che si possa recitare nel teatro del mondo a cui non preferirei il nulla>. Se vogliamo respirare l'essenza più pura del Settecento non abbiamo che da aprire una delle sue lettere, le uniche paragonabili a quelle di Madame de Sévigné. Vi troviamo le peculiarità eminenti del secolo: il culto dell'intelligenza, la sovranità del gusto, il senso della naturalezza. Ma in Madame du Deffand esse sono spinte a un estremo doloroso, labili e scintillanti figure che spiccano su un fondo desertico. Perché ogni forma, per quanto perfetta, appare qui corrosa da un tarlo: il flagello della lucidità (Cioran), il riconoscimento del carattere torturante della coscienza, accompagnato dall'ossessione della noia, che qui evoca la percezione acuta, cronica del nulla delle cose."



Metti nel carrello

Avvisami quando disponibile

Quando questo prodotto sarà nuovamente disponibile inviami un promemoria al seguente indirizzo email :



Registrazione eseguita

Ti verrà inviato una segnalazione non appena il prodotto sarà nuovamente disponibile.