Il metodo italiano nella educazione infantile: L'asilo di Mompiano. LOMBARDO RADICE, Giuseppe.
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CODICE PRODOTTO: 127407
- Autore:
LOMBARDO RADICE, Giuseppe. - Titolo:
Il metodo italiano nella educazione infantile: L'asilo di Mompiano. - Casa Editrice:
Edizione de L'educazione nazionale, Roma. - Anno:
1927. - Stato di Conservazione:
Buono, ordinari segni d'uso e del tempo, piccoli difetti alla bross. soprattutto al dorso. - Descrizione fisica:
87 p., 25 cm, bross. - Note:
VOLUME RICCAMENTE ILLUSTRATO con fotografie di bambini che eseguono in gruppo le varie attività, RARISSIMO. Contiene anche delle schede il materiale del metodo Agazzi con illustrazioni a piena pagina. Nel 1895 le sorelle Agazzi si trovavano a Mompiano in un asilo improvvisato, frequentato da 100 bambini e dotato del materiale didattico froebeliano, contro di cui Rosa Agazzi mosse le sue serrate critiche nel Congresso Pedagogico nazionale di Torino del 1897, nel quale si operò il rilancio del Metodo Agazzi e la consacrazione di Mompiano ad asilo modello. L'opera di Mompiano cominciò con una bonifica igienica dell'ambiente, che poté dirsi giunta a buon punto, quando ogni bambino ebbe asciugamani, fazzoletti, bavaglini individuali. Poi, nell'esperienza d'ogni giorno, ecco che veniva maturando il metodo. Si cominciarono anche gli esercizi di giardinaggio e si fece il primo allevamento d'animali domestici. Diversamente dalla Montessori, le Agazzi considerano il linguaggio come facoltà espressiva. L'attività che si collega al suo apprendimento dev'essere, dunque, attività creativa, deve sorgere come manifestazione di bisogni ed espressione di sentimenti. Il bambino sviluppa questa facoltà spontaneamente e gradualmente in relazione al possesso concreto di conoscenze e alle azioni che compie. Per l'insegnamento della lingua, le Agazzi escogitano, un espediente che si rivela pratico e geniale: contrassegnare con simboli diversi i singoli oggetti che costituiscono il corredo di ciascun bambino. Ripetendo i nomi degli oggetti raffigurati dai contrassegni (albero- foglia- cavallo ecc.), i bambini riconoscono le proprie cose distinguendole da quelle degli altri. L'originale espediente implica, perciò, molte cose: - chiarisce il significato sociale del linguaggio; - sviluppa il giusto senso della proprietà; - abitua alla precisione e, soprattutto, promuove e allarga la cerchia degli interessi, giacché ad ogni contrassegno corrisponde concretamente l'oggetto raffigurato e che fa parte del materiale didattico.