Informativa

In questo sito utilizziamo cookie o tecnologie simili per finalità tecniche e, con il tuo consenso, cookie di terze parti anche per altre finalità.
Cliccando su 'Accetta' acconsenti alla memorizzazione dei cookie sul tuo dispositivo.
Cliccando su 'Rifiuta' autorizzi esclusivamente i cookies con finalità tecniche, tuttavia in questo caso alcune funzionalità del sito potrebbero non essere disponibili.

Accetta
Rifiuta
Scopri di più e personalizza

News

I NOSTRI ORARI NATALIZI!

I NOSTRI ORARI NATALIZI!

CONSEGNE PER NATALE

ATTENZIONE! Per gli ordini recepiti dopo il giorno 20 dicembre non si garantisce la consegna entro Natale.
Grazie

FESTE VIGILIANE - LA DISFIDA DEI CIUSI E DEI GOBJ

FESTE VIGILIANE - LA DISFIDA DEI CIUSI E DEI GOBJ

Oggi rievocata durante le Feste Vigiliane, la sfida dei Ciusi e dei Gobj riprende un episodio del XVI secolo, quando Trentini e Feltrini si contesero il redditizio affidamento della costruzione delle mure cittadine. La rievocazione ricorda la strenua difesa di Trento da parte dei suoi abitanti contro gli abitanti di Feltre, i Feltrini, i quali, invitati nel capoluogo dal re Teodorico per collaborare alla costruzione delle mura cittadine, avrebbero saccheggiato i granai durante una tremenda carestia. Ne nacque un'accesa battaglia, che si concluse con la vittoria dei Trentini, i quali riuscirono a scacciare i Feltrini. La Mascherada dei Ciusi e dei Gobj si sviluppa nella lotta tra la fazione dei "Gobj", in costume grigio-nero, in rappresentanza dei Trentini, aiutati dalle loro donne, le "Strozzere", e la fazione dei "Ciusi", i Feltrini in costume giallo/rosso. Al centro della contesa e premio della stessa la polenta, che rappresenta la riserva di cibo della città che deve essere difesa dagli attacchi dei feltrini. Sia i Ciusi sia i Gobj sono coordinati da un re e da tre capitani che dirigono le azioni degli schieramenti. Sotto l'occhio vigile e attento degli "Arbitri", che devono mantenere la calma e far rispettare le regole del gioco anche infliggendo punizioni e penalizzazioni, le due schiere si contendono la polenta preparata dalle strozzere, disponendosi nel seguente modo: i Gobj formano un cerchio a difesa del paiolo abbrancandosi vicendevolmente alle corde di cuoio saldamente cinte attorno alla loro vita, volgendo le terga al paiolo stesso; al centro del cerchio prendono posto le strozzere, armate di grandi ramazze che servono per difendere la loro polenta dagli assalti. I Ciusi devono disporsi in fila indiana a gruppetti di cinque, per cercare, nel rispetto delle regole del gioco, di rompere la catena degli avversari al fine di rompere il cerchio per conquistare la polenta. Anticamente potevano partecipare alla Mascherada solamente i Nobili ed i due schieramenti erano composti da circa 150/200 persone. Attualmente il gruppo è composto da circa un centinaio di confratelli. Persegue lo scopo di tutelare e diffondere l'antica "Mascherada" per dare un'immagine nuova e sempre viva di questa rievocazione storica radicata nelle tradizioni della cultura popolare trentina.

L'incisione "Das Faschingspiel der Ciusi und Gobbi in Trient" è disponibile in libreria e qui sul sito: https://bit.ly/3N1LNhJ

“Carlo Belli – Beatrice Maffei. Il filo magico di una lunga amicizia. Lettere 1925-1985”

“Carlo Belli – Beatrice Maffei. Il filo magico di una lunga amicizia. Lettere 1925-1985”

Venerdì 3 dicembre alle ore 17.30 presso la Sala degli Specchi di Casa Rosmini a Rovereto, sarà presentato il libro “Carlo Belli – Beatrice Maffei. Il filo magico di una lunga amicizia. Lettere 1925-1985”, a cura di Ludmila Vesely Leonardi, edito dalle Edizioni d’Arte Dusatti di Rovereto.

Alla presentazione interverranno l’autrice Ludmila Vesely Leonardi, il critico Mario Cossali, l’editore Warin Dusatti e i collaboratori Giosuè Ceresato e Valentina Zampol.

Il volume raccoglie il carteggio tra Carlo Belli (Rovereto 1903 – Roma 1991) e Beatrice Maffei (Rovereto 1901 – 1985) lungo l’arco di sessant’anni di amicizia.

Carlo Belli è stato una della personalità intellettuali più importanti del ‘900 trentino: critico d’arte e di musica, compositore, letterato, saggista e pittore ha abbracciato, nella sua straordinaria esistenza, tutta l’arte, lasciandoci un corpus di opere di grande fascino sia intellettuale che artistico.

Beatrice Maffei, dopo aver frequentato le “Reali”, ora Istituto Tecnico a Rovereto, e aver quasi completato gli studi musicali al Liceo Musicale, va a Roma e si diploma in pianoforte all'Accademia di Santa Cecilia (1923). In seguito si perfezionerà con Alfredo Casella. Si laurerà anche in Scienze naturali all'Università di Roma nel 1927, dove visse dal 1922 al 1943, anno nel quale tornò a Rovereto per restarvi il resto della vita.

Il carteggio, attraverso l’esposizione dei pensieri dei nostri protagonisti, ripercorre la storia culturale e sociale del Trentino e dell’Italia. Dal periodo post-bellico, a quello dei cambiamenti nell’assetto politico e sociale derivato dall’ascesa del fascismo, fino alla conclusione del conflitto mondiale, con gli inevitabili stravolgimenti ideologici, culturali ed artistici.

Grazie alle forti relazioni d’amicizia (Carlo Belli era cugino di Fausto Melotti, molto amico di Mario Menotti, Enrico Graziola, Gino Pollini, Piscel e Tullio Garbari) le lettere approfondiscono temi riguardanti la musica, la letteratura, la pittura, la politica e il sentimento. Dalle lettere emerge la sincera psicologia di Belli e Maffei, restituendoci così una lettura del carteggio coinvolgente ed appassionante.

Il progetto, concretizzatosi nella pubblicazione delle lettere, ha coinvolto ed entusiasmato i depositari degli archivi sia pubblici che privati. Le lettere di Carlo Belli si trovano nell’archivio di casa Leonardi a Rovereto, mentre le lettere di Beatrice Maffei sono conservate nell’Archivio del ’900 del MART di Rovereto, fatta eccezione per le numero V, XII, XIII, XXIII, XXVI, XXVII LXXXIII, XCIV che si trovano presso la Fondazione Museo Civico di Rovereto.

Vigono le normative anti covid. Si consiglia di prenotare al numero 0464 755652.

OBBLIGHI INFORMATIVI PER LE EROGAZIONI PUBBLICHE

29/06/2022

Anno 2019

OBBLIGHI INFORMATIVI PER LE EROGAZIONI PUBBLICHE

Art. 1, Commi 125-129 della Legge 4 agosto 2017, n. 124

Gli aiuti di Stato e aiuti de-minimis ricevuti dalla nostra impresa sono contenuti nel Registro nazionale degli 

aiuti di Stato di cui all’art. 52 della L. 234/2012 e consultabili al seguente link

https://www.rna.gov.it/RegistroNazionaleTrasparenza/faces/pages/TrasparenzaAiuto.jspx

Anno 2020

OBBLIGHI INFORMATIVI PER LE EROGAZIONI PUBBLICHE

Art. 1, Commi 125-129 della Legge 4 agosto 2017, n. 124

Gli aiuti di Stato e aiuti de-minimis ricevuti dalla nostra impresa sono contenuti nel Registro nazionale degli 

aiuti di Stato di cui all’art. 52 della L. 234/2012 e consultabili al seguente link

https://www.rna.gov.it/RegistroNazionaleTrasparenza/faces/pages/TrasparenzaAiuto.jspx

Anno 2021

OBBLIGHI INFORMATIVI PER LE EROGAZIONI PUBBLICHE

Art. 1, Commi 125-129 della Legge 4 agosto 2017, n. 124

Gli aiuti di Stato e aiuti de-minimis ricevuti dalla nostra impresa sono contenuti nel Registro nazionale degli 

aiuti di Stato di cui all’art. 52 della L. 234/2012 e consultabili al seguente link

https://www.rna.gov.it/RegistroNazionaleTrasparenza/faces/pages/TrasparenzaAiuto.jspx​



Metti nel carrello

Avvisami quando disponibile

Quando questo prodotto sarà nuovamente disponibile inviami un promemoria al seguente indirizzo email :



Registrazione eseguita

Ti verrà inviato una segnalazione non appena il prodotto sarà nuovamente disponibile.